Sostenibilità

ENDEKA CREDITO ITALIA I

INFORMATIVA SULLA SOSTENIBILITÀ

Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento UE 2022/1218

Sintesi (art. 25 del Regolamento UE 2022/1218)

Il prodotto Endeka Credito Italia I (il “Fondo”) è un fondo alternativo chiuso riservato a investitori professionali di diritto che promuove caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG) ai sensi dell’Articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088. In particolare, il Fondo promuove le seguenti caratteristiche ambientali e sociali (di seguito anche “A/S”), come esplicitate nel UM Global Compact, finanziando imprese che: promuovono e rispettano i diritti umani; non sono, neppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani; sostengono la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscono il diritto alla contrattazione collettiva; intraprendono iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale; si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti; rispettano dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite, delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali; rispettano le convenzioni internazionali relative alle armi controverse. Per misurare il rispetto di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal Fondo, la SGR utilizza appositi indicatori di sostenibilità. Nella selezione delle imprese da finanziarie, la SGR ha individuato alcune esclusioni obbligatorie che devono sempre essere rispettate nelle decisioni di investimento (“Screening Negativo”); è inoltre previsto uno Screening Positivo che si compone di valutazioni interne svolte dalla SGR e al contempo di informazioni ESG fornite da CRIF S.p.A., incluse relative controllate, controllanti o associate (“CRIF”).

Nessun obiettivo di investimento sostenibile (art. 26 del Regolamento UE 2022/1218)

Questo prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile.

Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario (art. 27 del Regolamento UE 2022/1218)

Il Fondo è un prodotto finanziario che promuove per almeno l’80 % del proprio patrimonio, caratteristiche ambientali, sociali e di governance (“ESG”) ai sensi dell’Articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019.

Il Fondo promuove le seguenti caratteristiche ambientali e sociali come esplicitate nel UM Global Compact e, in particolare, finanzia le imprese che:

  • promuovono e rispettano i diritti umani;
  • non sono, neppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani;
  • sostengono e riconoscono i diritti dei lavoratori;
  • sostengono l’effettiva eliminazione del lavoro minorile;
  • intraprendono iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale;
  • si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti.
  • rispettano dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite, delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali;
  • rispettano le convenzioni internazionali relative alle armi controverse.
  • Strategia di investimento (art. 28 del Regolamento UE 2022/1218)

    La strategia di investimento prevista per questo prodotto mira a selezionare, e conseguentemente finanziare, piccole e medie imprese italiane (“PMI”).
    La strategia di investimento del prodotto è caratterizzata da elementi vincolanti riconducibili a specifici screening negativi e positivi di seguito descritti.

    Screening negativo

    La SGR ha individuato, per tutti i fondi, alcune esclusioni obbligatorie che devono sempre essere rispettate nelle decisioni di investimento e verificate mediante Screening Negativo.
    In particolare, oltre a considerare la violazione dei principi dell’UN Global Compact, la SGR adotta per tutti i fondi gestiti criteri di esclusione al ricorrere dei quali la stessa si obbliga a non effettuare consapevolmente un investimento.
    Lo Screening Negativo è considerato nei fondi di credito prendendo a riferimento il soggetto giuridico che riceve il finanziamento. Esso viene applicato nella fase di prequalifica/onboarding. Le PMI che non presentano caratteristiche in linea vengono immediatamente rigettate.
    Mediante tale valutazione, viene verificato che le imprese, oggetto di possibile investimento, non siano impegnate in attività che prevedano: la produzione di armi controverse (quali mine antiuomo, bombe a grappolo, a uranio, chimiche, biologiche o atomiche) così come in società che si trovano in violazione della convenzione sulle munizioni a grappolo (o “CCM”) o della Convenzione relativa al divieto di uso, accumulo, produzione e trasferimento di mine antiuomo; la produzione di combustibili fossili che producono significativi impatti sui cambiamenti climatici; l’utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e per l’ambiente; lo sfruttamento del lavoro minorile, la violazione dei diritti della persona, il mancato rispetto delle garanzie contrattuali; un’attività di ricerca in campo scientifico che conduca ad esperimenti su soggetti deboli o non tutelati; l’allevamento intensivo di animali che non rispettino i criteri previsti dagli standard della certificazione biologica; l’esclusione/emarginazione delle minoranze o di intere categorie della popolazione; la mercificazione del sesso; il gioco d’azzardo.

    Screening positivo

    Lo Screening Positivo è finalizzato ad analizzare in modo dettagliato le PMI che hanno superato lo Screening Negativo e a valutarle secondo specifici e molteplici criteri. Esso si compone di valutazioni interne svolte dalla SGR e al contempo di informazioni ESG fornite da CRIF. Nell’ambito della compilazione del questionario qualitativo predisposto dalla SGR, l’impresa oggetto di possibile finanziamento risponde, tra l’altro, a domande di carattere ESG ispirate all’Agenda 2030, così come, al documento EBA "On management and supervision of ESG risk for credit institutions and investment firms" del 30 ottobre 2020. Ad ogni PMI è attribuito un punteggio sintetico basato sulla valutazione di numerosi indicatori di CRIF, ovvero criteri ambientali, sociali e di governance. Per l’analisi delle caratteristiche ESG dei principali investimenti del Fondo, la SGR si avvale delle informazioni fornite:

  • dalle imprese finanziate, a seguito della compilazione del questionario qualitativo della SGR;
  • da alcuni fornitori esterni (tra cui Cerved S.p.A., CRIF S.p.A. e Sefin S.p.A.) che forniscono dati di business information e dati ESG puntuali.
  • Tali dati vengono utilizzati per lo Screening Negativo e per lo Screening Positivo in ambito ESG.

    Good governance

    Le prassi di buona governance sono oggetto di valutazione e due diligence da parte della SGR.
    Vengono finanziate solo società di capitali, le quali sono obbligate a redigere e depositare un bilancio nei termini di legge.
    Le prassi di buona governance individuate sono frutto dell’esperienza e delle casistiche rinvenute per l’esame di più di 100 pratiche di potenziale affidamento analizzate e si sostanziano in alcune decine di controlli la cui esistenza viene verificata prima di concedere il finanziamento, anche al fine di evitare di finanziare soggetti che non rispettano, a giudizio della SGR, prassi di buona governance.
    La SGR verifica, infine, che i soggetti affidati non siano incorsi in sanzioni o procedure giudiziarie rilevanti. Tutti i finanziamenti devono essere assistiti da garanzia pubblica. Precondizione per la concessione della garanzia è il fatto, verificato dal garante, che le società finanziate rispettino prassi di buona governance.

    Quota degli investimenti (art. 29 del Regolamento UE 2022/1218)

    Il Fondo promuove caratteristiche ambientali e/o sociali; più in particolare, si impegna ad effettuare, nel rispetto degli elementi vincolanti delineati nella strategia e nella politica di investimento, almeno l’80% degli investimenti allineati con caratteristiche ambientali e/o sociali (#1).

    INVESTIMENTI
    #1

    Allineati con caratteristiche A/S 80%

    #2

    Altri 20%

    Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali (art. 30 del Regolamento UE 2022/1218)

    Gli indicatori di sostenibilità utilizzati per verificare la promozione delle caratteristiche ambientali e sociali che il prodotto intende realizzare sono monitorati lungo l’intero ciclo di vita del prodotto e rendicontati annualmente.
    Qualora la SGR, nello svolgimento dell’attività di monitoraggio delle tematiche ESG, venisse a conoscenza di situazioni di natura rilevante/critica a seguito di un deterioramento dello Score ESG delle imprese controparti, la stessa effettuerà con la quest’ultime un’attività di engagement al fine di capirne le motivazioni.
    Inoltre, qualora a seguito del monitoraggio i dati ottenuti dovessero rilevare un mancato rispetto sopravvenuto della Politica sulla Sostenibilità:

    1. la SGR non effettua nuovi investimenti alla società interessata dal downgrading dei profili ESG;
    2. il Consiglio di Amministrazione valuterà annualmente le eventuali fattispecie che si dovessero verificare e l’adozione di eventuali misure.

    Metodologie relative alle caratteristiche ambientali o sociali (art. 31 del Regolamento UE 2022/1218)

    Si riportano di seguito gli indicatori utilizzati per misurare il rispetto delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal Fondo:

    Caratteristica promossa Indicatore
    Promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell'ambito delle rispettive sfere di influenza e non essere, neppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani Delle imprese affidate allineate con caratteristiche A/S, il 100% è investita in PMI che non sono state coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali. (PAI n. 10 - Tabella 1)
    Sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva. Delle imprese affidate allineate con caratteristiche A/S, il 100% è investita in PMI che non sono state coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali. (PAI n. 10 - Tabella 1)
    Eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio. Delle imprese affidate allineate con caratteristiche A/S, il 100% è investita in PMI che non sono state coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali. (PAI n. 10 - Tabella 1)
    Effettiva eliminazione del lavoro minorile. Delle imprese affidate allineate con caratteristiche A/S, il 100% è investita in PMI che non sono state coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali. (PAI n. 10 - Tabella 1)
    Intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale. Assenza di investimenti in imprese attive nel settore dei combustibili fossili e in imprese che generano tonnellate di rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi. (PAI nn. 4 e 9 - Tabella 1)
    Contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti. Delle imprese affidate allineate con caratteristiche A/S, il 100% è investita in imprese che dichiarano di tener conto dei principali effetti negativi riconducibili alla fabbricazione o alla vendita di armi controverse. (PAI n. 15 - Tabella 3)
    Rispettare le convenzioni internazionali relative alle armi controverse. Delle imprese affidate allineate con caratteristiche A/S, il 100% è investita in imprese che dichiarano di tener conto dei principali effetti negativi riconducibili alla fabbricazione o alla vendita di armi controverse. (PAI n. 14 - Tabella 1)

    Fonti e trattamento dei dati (art. 32 del Regolamento UE 2022/1218)

    Al fine di soddisfare le caratteristiche ambientali e sociali che il Fondo intende perseguire, la SGR, nella selezione degli investimenti si avvale sia di valutazioni interne, effettuate sui riscontri forniti nel questionario dalle imprese, sia di informazioni ESG fornite da CRIF.
    I dati raccolti mediante il CRIF vengano utilizzati dalla SGR nella propria strategia di investimento e in particolare nelle fasi dello screening negativo e positivo.

    Limitazioni delle metodologie e dei dati (art. 33 del Regolamento UE 2022/1218)

    I dati sottostanti le metodologie descritte sono prevalentemente stimati ma le misure adottate per garantire la qualità dei dati descritte nella sezione “Fonti e trattamento dei dati” garantiscono che tale limitazione non influisca sul modo in cui sono soddisfatte le caratteristiche ambientali o sociali promosse. Eventuali disallineamenti rispetto ai dati stimati potranno verificarsi nel momento in cui le imprese oggetto di investimento societari renderanno pubblici i dati reali.

    Dovuta diligenza (art. 34 del Regolamento UE 2022/1218)

    Per la selezione degli investimenti la SGR si avvale, come già anticipato, dei dati forniti da CRIF nonché delle informazioni ricevute mediante valutazioni interne svolte dalla SGR. In particolare, come meglio descritto nella sezione “Strategia di investimento”, le imprese oggetto di valutazione sono tenute alla compilazione del questionario qualitativo predisposto dalla SGR, le cui domande sono ispirate all’Agenda 2030, così come, al documento EBA "On management and supervision of ESG risk for credit institutions and investment firms" del 30 ottobre 2020.
    La strategia di investimento è, pertanto, caratterizzata dall’applicazione di elementi vincolanti riconducibili a specifici screening negativi e positivi da cui scaturiscono precisi limiti di investimento che sono integrati nel processo di investimento sia nella fase preliminare all’investimento che successivamente mediante il monitoraggio nel continuo.

    Indice di riferimento (art. 36 del Regolamento UE 2022/1218)

    Non è stato designato un indice di riferimento per soddisfare le caratteristiche ambientali e sociali promosse da questo prodotto finanziario.

    Documento Descrizione
    Dichiarazione sugli effetti negativi per la sostenibilità
    Politica sulla sostenibilità